Negli anni, ho creato alcuni siti web per strutture ricettive (vedi ad esempio BnB Casa Rossella oppure Domus Residence); molti di più sono stati i preventivi richiesti e poi rifiutati, sempre con la stessa risposta: “Sai, ho pensato che alla fine un sito web non serve, siamo già su Booking e su AirBnB, non vale la pena spendere altri soldi”. Eppure, chi fa questo ragionamento non si mette nei panni dei potenziali clienti e visitatori. Prosegui nella lettura per scoprire i motivi per cui la tua struttura ricettiva ha bisogno di un sito web SUBITO!
Un sito web dà autorevolezza alla struttura
Un sito web costituisce sempre una “casa” digitale per la tua attività, e nell’era degli smartphone una preziosa risorsa di informazioni per chi sta cercando una struttura ricettiva. Innanzitutto, non dai l’impressione di essere un host “improvvisato”, un proprietario che ha qualche stanza in più o una casa a disposizione da cui vuole solo ricavare soldi. Il potenziale cliente che visita il tuo sito web può capire come la tua attività sia ben curata nei dettagli, e che tu abbia a cuore il viaggiatore e sia interessato a fargli passare la migliore vacanza possibile. Per quanto le piattaforme siano complete ed efficienti, forniscono un “pacchetto” da cui scegliere le caratteristiche della struttura, e ti danno un breve spazio in cui puoi raccontare la tua attività. Comodo, ma nell’era del turismo di massa, avere una struttura che offre quel quid in più può fare davvero la differenza. Puoi raccontare che la tua casa appartiene da anni alla tua famiglia e per te è un grande valore che vuoi condividere; puoi comunicare l’amore per la tua terra; puoi consigliare le cose migliori da fare e da vedere nei dintorni; puoi soffermarti su un arredamento particolarmente ricercato, o su una caratteristica inusuale della struttura.
Le informazioni utili sempre a disposizione
È vero che le piattaforme fanno la parte del leone dando grande visibilità e facilità di ricerca alle strutture, grazie ai loro filtri di ricerca e alle mappe, ma una volta acquisito il cliente c’è ancora tanto che si può fare online per farlo sentire il benvenuto, soprattutto quando si tratta di stranieri in terra straniera: parlo di tutte quelle informazioni utili che sul sito web possono aiutare moltissimo: una mappa interattiva di GoogleMaps, una chat diretta su WhatsApp con l’host, delle informazioni utili per i mezzi pubblici che servono la zona e fanno da collegamento con il centro, l’aeroporto o la stazione. Perchè un buon sito web può fare la differenza tra una struttura normale e una che poi viene scelta definitivamente. E infine, un sistema di prenotazione diretta dal sito web ti “libera” dalle commissioni delle piattaforme, ripagando l’investimento per il sito web.
Parto da un caso personale per arrivare al generale. Quest’anno sono stato in Grecia con la mia compagna, e abbiamo passato alcune notti in una cittadina greca non molto turistica, Nafplio. Arrivati alla struttura che avevamo prenotato (eravamo in auto) ci siamo ritrovati in una zona di campagna poco fuori città senza numeri civici, con 2-3 villette ma senza nessuno che ci accogliesse. Caldo afoso devastante, erano le 2 del pomeriggio, 43° e nessuna ombra dove ripararsi. Ho provato a contattare l’host tramite la messaggistica di Booking per chiedere quale fosse la struttura e da dove potevamo entrare, ma l’host non ha risposto per una mezz’ora buona, durante la quale siamo rimasti in auto con motore e aria condizionata accesi. Alla fine la proprietaria, una signora piuttosto attempata, è uscita dalla casa e si è scusata perchè non aveva visto subito la notifica dell’app di Booking.
Se la struttura avesse avuto un sito di riferimento, pur avendo prenotato con Booking.com, avrei trovato il numero della signora per chiamarla direttamente, o inviarle un WhatsApp per dire che eravamo fuori in attesa. Oppure, sul sito web della struttura, ci sarebbero state informazioni più utili per identificare la villetta giusta (sarebbe bastata una foto dell’esterno, che su Booking mancava).
Tieni il piede in due (o più) scarpe
Se ci sai fare, puoi fare lo stesso il pieno di clienti con un buon sito che dia la possibilità all’utente di prenotare e pagare online in tutta sicurezza. Ci sono inoltre i channel manager, che consentono di mantenere disponibilità delle stanze rispetto alle piattaforme, in modo da non creare doppie prenotazioni e problemi agli utenti: in questo modo puoi essere in entrambi i mondi: sia quello delle grandi app, sia in quello del web. Se poi ci sai fare e fidelizzi il cliente – magari una famiglia o una coppia che si trova bene in un posto e decide di tornare ogni anno – puoi farlo prenotare direttamente dal tuo sito web: non devi fare altro che fornire la URL (magari con un QRCode sul bigliettino da visita).
Ad esempio, il Channel Manager che uso sui siti da me costruiti permette di utilizzare contemporaneamente Booking.com, AirBnb, TripAdvisor, VRBO, Expedia e tante altre piattaforme: quando un cliente prenota sul sito, la disponibilità si aggiorna anche sulle piattaforme. Comodo, no?
Qualche esempio di marketing diretto
Con un sito web puoi anche richiedere agli ospiti di lasciare la loro email per inviargli comunicazioni periodiche tramite una newsletter dove puoi indicare eventi, novità nelle dotazioni degli alloggi oppure offerte particolari. Un resort in Salento dove sono stato qualche mese fa ad esempio organizza periodicamente corsi di cucina tipica ed eventi: la mia ragazza si è subito iscritta alla newsletter perchè molto interessata a parteciparvi.
Ti faccio un esempio pratico. Se fossi il gestore di un bnb, chiederei agli ospiti una mail insieme alla loro provenienza (mi raccomando, gli ospiti devono esprimere il consenso a essere raggiunti da comunicazioni pubblicitarie e offerte) e li inserirei in una piattaforma di newsletter (ce ne sono diverse gratuite, io ad esempio uso Brevo). Se, ad esempio, ho un periodo con meno prenotazioni del solito o in bassa stagione, posso inviare una mail agli ex ospiti che abitano nelle zone vicine per informarli di una offerta lampo per il prossimo weekend (in cui magari so che ci sarà bel tempo, o una festività locale come una festa patronale). O magari, se so di una imminente festività o ponte in un paese straniero – ad esempio, in Francia il 14 Luglio si celebra la Presa della Bastiglia – posso inviare a tutti gli ex ospiti di quel paese di approfittare di 2-3 giorni di vacanza per tornare nella mia struttura dove sono stati molto bene. Ancora, posso decidere di fare delle pubblicità mirate sui social su target interessato alla zona in cui la mia struttura si trova.
Tutti i clienti che riesci a recuperare dal sito e dal marketing diretto sono clienti “puliti” su cui non pesa la commissione della piattaforma. Non solo, i clienti più scafati utilizzano le piattaforme per trovare facilmente le strutture di loro gusto, approfittando del grande database di informazioni di cui dispongono, ma non di rado, una volta trovata la struttura giusta, la cercano direttamente su Google per contattare direttamente i gestori e magari spuntare un’offerta migliore. Capisci bene quindi l’importanza di avere un sito di riferimento indipendente dalle piattaforme.
Un blog per incuriosire
Sul sito web puoi inserire un bel blog dove elencare esperienze da fare, eventi come feste patronali, fiere, sagre e concerti; puoi scrivere dei piatti tipici della nostra zona, o dei locali migliori dei dintorni (anche convenzionati con la nostra struttura); dei punti di interesse e degli itinerari consigliati. Così facendo potrai indicizzare meglio il sito web e farlo scoprire anche a tanti curiosi e potenziali clienti: non di rado infatti chi si reca in un posto per una vacanza, cerca su Google cosa fare e cosa vedere. Il blog veicolerà direttamente questi utenti, magari prima ancora che decidano effettivamente di finalizzare la vacanza.