Questa è la storia di un ristorante così esclusivo e particolare che a soli 7 mesi dall’apertura è riuscito a prendere il primo posto, su TripAdvisor, tra tutti i ristoranti di Londra (e non sono pochi). Con un piccolo particolare però: il ristorante non è mai esistito, se non nella mente del suo geniale creatore. Ma facciamo un passo indietro per capire cosa è successo.
Oobah Butler è un giovane inglese, che per vivere fa un mestiere molto particolare: scrive finte recensioni su TripAdvisor per i ristoranti londinesi, ovviamente dietro pagamento. Certamente non è un lavoro su cui si possa contare per vivere, ma le bollette vanno pagate, e il giovane Oobah ha un talento particolare per la descrizione di pietanze, menù e locali. Questo insolito lavoro lo porta a interrogarsi su quanto sia falsa la percezione che le recensioni online danno agli utenti. “Certo” pensa Oobah “si può fingere che un locale sia fantastico con le recensioni, si possono fare foto da copertina ai piatti, ma non si può fingere la realtà del locale stesso… oppure si ?”.
Ed ecco che Oobah comincia a dare forma alla sua idea. Il ristorante si chiamerà “The Shed at Dulwich” (Il Capannone a Dulwich), e accetterà clienti soltanto su prenotazione. Oobah mette su un piccolo sito web, e ovviamente crea una pagina Facebook dedicata, oltre naturalmente ai profili su Instagram e TripAdvisor. Le voci del menu sono incredibilmente fantasiose e volutamente astratte, da cui possiamo capire bene quanto Oobah sia esperto in materia: allo Shed non si servono normali piatti, bensì “stati d’animo”. Così possiamo ordinare la “lussuria“, cioè rognoni di coniglio su pane tostato, conditi con zafferano e una zuppa di ostrica, serviti con contorno di soufflé di melograno; oppure la “contemplazione“, ovvero uno stufato di Aberdeen decostruito, con tutti gli elementi del piatto serviti al tavolo come sarebbero nel processo di cottura, insieme a del tè caldo di manzo. Insomma, al giovane Oobah la fantasia non manca, e come secondo passo coinvolge tutti i suoi amici nel pubblicare delle recensioni fasulle sul fantomatico “Shed”. Naturalmente Oobah fa scrivere recensioni coerenti e adatte al ristorante da lui immaginato.
Altro passo fondamentale, le foto: qui Oobah da il meglio di sé, utilizzando quello che trova per comporre piatti da gourmet: tavolette di detersivo, vernice, schiuma da barba, e addirittura un piede con un uovo a tegamino. Non bisogna attendere molto perché il numero di cellulare indicato come linea per le prenotazioni cominci a squillare. Sempre più insistentemente. Ma ovviamente il locale è sempre strapieno e non si possono accettare ulteriori prenotazioni. Addirittura Oobah viene contattato da alcune agenzie di comunicazione che vorrebbero lo Shed come cliente, nonché da gente che vorrebbe lavorare per il locale più trendy di Londra. Dopo 7 mesi di lavoro Oobah raggiunge il suo obiettivo: The Shed è il primo ristorante su 18190 in tutta Londra.
A questo punto, però, decide di spingersi ancora più oltre, e pensa di aprire davvero per una sera il suo “ristorante” al pubblico. Pulisce il giardino dietro casa, si procura una stufa da esterni, fa una bella spesa di piatti pronti surgelati e fiori edibili. Per rendere le cose ancora più estreme, fa bendare i clienti prima di entrare (evitando di far vedere come è messo l’accesso al giardino), sistema due amici con un tavolo sul tetto della casa, affitta delle galline vive da un allevatore e piazza un DJ che suona un sottofondo registrato da ristorante. Intanto, lo “chef” scongela i piatti pronti avendo cura di decorarli sapientemente con fiori e foglie.
Inutile dire che gli avventori non si accorgono di nulla, e anzi apprezzano il locale così “sui generis” e fantasioso. Insomma, la burla di Oobah è un pieno successo, ma ci lascia con un paio di interrogativi inquietanti. Come è possibile che la nostra percezione della realtà sia così falsata da un servizio di recensioni online? Ma soprattutto, quanto incide una comunicazione sapiente e ben costruita nel successo di un’attività commerciale come la ristorazione ?
Un sito web pensato in pieno accordo con la filosofia del locale, delle foto ben studiate, e delle recensioni ben scritte, quanto hanno pesato sulla percezione che le persone hanno avuto di quel ristorante ? In poche parole.
la WEB REPUTATION è davvero così importante ?
Qui sotto il video originale che documenta tutta la messinscena ordita da Oobah (in inglese).