E’ passato un anno e mezzo oramai da quando mi sono “reinventato” come web designer. Non che sia partito da zero, ovvio, anche prima mi capitava di fare qualche sito web, ma erano per lo più lavori sporadici: all’epoca erano ancora in pochi quelli “col sito web”. Chi mi ha conosciuto prima di 3 anni fa probabilmente sa che mi occupavo di assistenza informatica, con il mio ex-socio, presso un grande plesso della Regione Puglia a Bari in Corso Sonnino. Ogni tanto mi capita di ripensare al mio vecchio lavoro, ma si sa, si fanno delle scelte e la vita va avanti… ed è bella anche per questo. Da quando è iniziata l’avventura di SenzaSito mi sento più felice, più appagato, più creativo. E il fatto di lavorare finalmente da solo, mi consente di poter prendere le mie decisioni con estrema serenità, senza dover rendere conto a nessuno.
Ma non è questo il punto. Ho smesso di fare assistenza informatica perché non ce la facevo più con un lavoro in cui devi risolvere i problemi degli altri.
A 40 anni ho detto basta, ho già i miei problemi, non voglio anche quelli degli altri addosso !
Eppure, ogni tanto, per qualche amico o ex cliente che è davvero in difficoltà con i computer, mi trovo a dover utilizzare le mie capacità di “risolvi problemi”, e mi calo di nuovo nei panni del celebre personaggio di Pulp Fiction interpretato da Harvey Keitel, Mr. Wolf, colui che “risolve i problemi”. Solo quelli di natura informatica naturalmente, non trovo modi creativi di sbarazzarmi dei cadaveri !
Eppure, in quei pochi frangenti, quanto apprezzo la mia attuale posizione lavorativa !!! Vi descrivo l’ultima “avventura” con un ex cliente che aveva bisogno di aiuto, nel panico perché sul suo computer non funziona più il software con il database del suo lavoro, e l’assistenza del software gli ha detto di “riformattare tutto”… e quindi chiama Davide “Mr. Wolf” ! Telefonicamente gli spiego che, proprio per fargli un favore, posso formattarglielo nel weekend (tanto pioverà).
Il computer è un All-in-one, abbastanza pesante. Arrivo dall’ex cliente che lo ha già messo in una busta, mi spiega frettolosamente cosa vorrebbe salvare e come ricontattare l’assistenza del suo prezioso software per il ripristino dei dati. Esco, e mi viene in mente di guardare nella busta se ha messo l’alimentatore: ovviamente no. Torno indietro e glielo chiedo. Sotto la scrivania ne ha due. Quale sarà ? Ne prende uno e mi fa, con aria soddisfatta: “E’ certamente questo!”. Io, che negli anni ho imparato a non fidarmi nemmeno di me stesso, provo a inserire lo spinotto. E infatti è l’altro. Torno in ufficio, tiro fuori il pc dalla borsa, mi sporco tutte le dita con il dito di polvere sul retro, attacco i cavi, cerco una tastiera e un mouse usb, accendo. C’è la password. Provo a chiamare il proprietario. Telefono spento. Gli mando un messaggio su WhatsApp: singola spunta grigia. Spengo tutto, il mattino dopo mi richiama lui per dirmi la password.
Ovviamente non potrò nemmeno farmi pagare, se non con un caffè. Ma anche se lo facessi per soldi, quanto si potrà mai chiedere per una formattazione ? E’ un lavoro tutto sommato semplice, si tratta di salvare, riformattare, reinstallare, ricopiare. Serve tempo, non ingegno. Nessuna creatività. E il tutto durante il weekend, perché in settimana sono troppo preso dai lavori – quelli seri – che seguo adesso. Sono più di 40 siti web, tra domini in gestione, siti web realizzati e ospitati sui miei server, progetti in fase di realizzazione e personali.
Intanto, sul monitor del computer, con la schermata blu dell’installazione, noto tutte le macchie sul display. Prendo carta assorbente e alcool e pulisco. Con la coda dell’occhio guardo una stampante multifunzione, gentilmente affidatami da un’amica per un inceppamento che non va via. Dovrò esaminare anche quella.
Si, sarà un weekend difficile.