Degno del miglior Inception, scrivo un articolo del blog per spiegarvi l’importanza del blog negli affari. E’ una cosa che tento di spiegare a quasi tutti i clienti che mi chiedono un sito web, ma devo purtroppo rimarcare il fatto che sono pochissimi poi quelli che veramente lo utilizzano, ed è un vero peccato. Vediamo quindi i motivi che mi spingono a insistere sulla strada del blog. Naturalmente non parlo di blog in senso stretto – veri e propri siti web di informazione a tema, molto aggiornati – ma di blog aziendali/professionali, utili alla propria professione.
Ai motori di ricerca piacciono i siti “attivi”
Se abbiamo creato un sito internet per la nostra attività, è perché vogliamo che il maggior numero di persone possibile lo visiti. Pertanto, è necessario renderlo “appetibile” ai motori di ricerca, tramite un buon lavoro di SEO, ma anche creando contenuti sempre nuovi. I motori di ricerca, opportunamente instradati tramite sitemap, classificheranno il nostro sito web come “attivo”, incorporando sempre nuovi contenuti, parole chiave e argomenti che potranno essere pertinenti per delle ricerche.
Stimola interesse
Quando svolgi un lavoro, hai una particolare conoscenza di un mondo, una materia in cui sei esperto. Il blog è un’ottima occasione per condividere la tua conoscenza, e stimolare interesse. Ad esempio un avvocato potrà parlare di una nuova legge in discussione, un esperto di meccanica potrà scrivere di un nuovo tipo di motore, un ristoratore potrà descrivere un nuovo piatto, e via dicendo: non esiste argomento che non possa essere oggetto di un blog! I nostri argomenti possono generare curiosità e interesse da parte di chi cerca informazioni su un particolare argomento, e un buon blog può essere l’arma vincente per convincere un possibile cliente che siamo l’attività o il professionista che cerca.
Perfetto per i social
I nostri articoli poi possono essere una perfetta condivisione sui social: un titolo intrigante, un’immagine che incuriosisce, un contenuto ben fatto e ben scritto: possiamo contare sulle condivisioni virali del nostro post, e se vogliamo “far girare” il nome, possiamo anche spingerlo con un’inserzione sponsorizzata.
Meglio di una pubblicità
E’ un mondo in cui ci siamo assuefatti alla pubblicità: quando guardiamo la tv e parte la pubblicità, in moltissimi cambiamo canale; ignoriamo i banner, saltiamo i promo su YouTube, cancelliamo decine di email spam. La semplice pubblicità ci annoia. Ma il blog è più di una pubblicità, è un articolo, un argomento, uno spaccato di noi stessi e del nostro lavoro.
E’ quella discussione che facciamo con il cliente in privato e che ci fa apprezzare e stimare, ma rivolta a tutti. Inoltre, possiamo sponsorizzarla su pubblici mirati e personalizzati, e funzionerà meglio di un semplice banner, utilizzando il remarketing. Pensiamo alla vendita di un prodotto, ad esempio vendiamo un integratore alimentare che aiuta le difese immunitarie in autunno: possiamo condividere post pubblicitari su Facebook con la scatola del prodotto, oppure possiamo scrivere un articolo sui malanni dell’autunno come raffreddore e influenza, e parlare dei principi naturali che aiutano a combatterli rafforzando le difese immunitarie. Soltanto dopo aver stimolato la curiosità dell’utente con una problematica nota e aver analizzato le soluzioni, possiamo “suggerirgli” di provare un prodotto che, guarda caso, è disponibile nel nostro negozio. Si tratta di innescare un meccanismo positivo in cui la nostra autorevolezza in una materia deve fare da catalizzatore per un processo di acquisto.
Ma quanto costa gestire un blog ?
Bene, il costo del blog è elevato. Ma non parlo del costo del sito web su cui attrezzare il blog – che invece è piuttosto contenuto – ma di un grosso costo di tempo e impegno, che purtroppo sono in pochissimi a voler pagare. Scrivere articoli interessanti e funzionanti richiede tempo, e pazienza. Bisogna individuare un tema, ricercare le informazioni corrette, elaborarle e scriverle, rileggerle, inserire parole chiave ed evidenziare concetti chiari in un linguaggio non troppo tecnico. Se non siete sicuri di ciò che avete scritto, sottoponetelo a parenti o amici: vi diranno subito se l’articolo è chiaro oppure no. Mi raccomando NON COPIATE da altri siti web! I motori di ricerca hanno algoritmi molto sofisticati e vi sgamerebbero in poco tempo, penalizzandovi nella pagina di ricerca.
Ritorniamo a scuola
Non ultimo, bisogna essere capaci di scrivere: se a scuola non amavate il tema di italiano, probabilmente non avrete nessuna voglia di scrivere articoli per il vostro blog personale/aziendale. Ma vi suggerisco di provarci, almeno. Dai tempi della scuola probabilmente sono passati molti anni, ed è una cosa molto diversa scrivere di ciò che conosciamo e ci appassiona, dallo sviluppare una traccia al fine di ottenere un voto: potreste anche prenderci gusto… e se proprio non ce la fate, potete sempre valutare di chiedere aiuto a un copywriter che vi aiuti in questo senso.