A volte ritornano. A niente valgono gli avvisi, le spiegazioni, le palesi contraddizioni: ci sono bufale del web che non moriranno mai, alimentate dall’analfabetismo funzionale che imperversa sui social.
Poiché quando faccio notare che questo messaggio è una bufala, molti mi dicono :”Ma come fai a capirlo ???”. Se continuate a leggere, vi spiegherò perché è così facile individuare le bufale – ed evitarle.
Non dimenticare che domani inizia la nuova regola di Facebook dove possono usare le tue foto. Non dimenticate la scadenza di oggi!!!
Manca un riferimento temporale certo. “Domani” quando ? In genere, la mancanza di una data di entrata in vigore di una legge, o di un regolamento, è il primo indizio che qualcosa non quadra. Il messaggio ribadisce il concetto parlando dell’urgenza di oggi (ma oggi quando, se il messaggio gira già da anni ???)
Può essere utilizzata in cause legali in tribunale contro di voi. Tutto ciò che hai mai pubblicato diventa pubblico da oggi anche i messaggi che sono stati cancellati o le foto non consentite.
Allora, partiamo da un presupposto. Tutto ciò che mettiamo sui social è di pubblico dominio. Certo, possiamo restringere la privacy dei post, ma se andiamo a minacciare di morte una persona su un social, o postiamo il video in cui commettiamo palesemente un reato, Facebook non può far altro che collaborare con le forze dell’ordine – e noi non siamo certo i più furbi dei criminali. Questo vale anche per le chat, e spesso anzi sono utilizzate come prove per inchiodare i responsabili di un reato. E poi, vi immaginate un avvocato che in tribunale dica “Signor Giudice, questa prova non può essere usata perché il mio cliente ha fatto copia e incolla di una dichiarazione per la violazione della privacy !!!”. Suvvia.
Non costa nulla per un semplice copia e incolla, meglio sicuro che scusa. Canale 13 news ha parlato del cambiamento nella normativa sulla privacy di Facebook.
Ovviamente qui si fa leva sul fatto che un copia e incolla non costa nulla, invogliando la persona a farlo, perché tanto non ci si perde nulla. Bé, in realtà un po’ di dignità la perdete. Tra l’altro, visto il modo in cui è scritto, si percepisce chiaramente che si tratta di una traduzione automatica di un messaggio in inglese. Conoscete Canale 13 News voi ?
Non do a Facebook o a nessuna entità associata a facebook l’autorizzazione ad usare le mie foto, informazioni, messaggi o post, sia passati che futuri. Con questa dichiarazione, do avviso a Facebook è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, o intraprendere qualsiasi altra azione contro di me in base a questo profilo e / o ai suoi contenuti. Il contenuto di questo profilo è informazioni private e riservate.
Questa dovrebbe essere la dichiarazione da scrivere “a norma di legge”. Fa sorridere pensare che gli utenti credano che Facebook sia una loro proprietà, su cui hanno diritti. Facebook è un sito web di una società privata, che non si fa pagare perché carpisce i nostri dati e li rivende ad altre società che li usano per fare pubblicità. E’ come se andate a casa di una persona, gli lasciate tutte le vostre foto e i diari privati e poi gli chiedete di non aprirli e di non leggerli: fate prima a non darglieli, no ? Ricordate sempre che su Facebook siamo tutti ospiti. E Facebook può decidere in qualsiasi momento di bloccare il nostro account o cancellarlo o segnalare infrazioni alla legge a Polizia e Carabinieri.
La violazione della privacy può essere punita per legge (UCC 1-308-1 1 1 308-103 e lo statuto di Roma. Nota: Facebook è ora un’entità pubblica. Tutti i membri devono pubblicare una nota come questa.
Questo è il colpo da maestro: il nome della legge (dei numeri buttati lì a caso) presente nello “Statuto di Roma”, che di certo non sta a pensare alla privacy delle nostre foto su Facebook. Il consiglio, quando ci sono dei riferimenti a una legge, è di cercare su Google se questa legge esiste o meno, e leggerla. La dicitura “Facebook è ora un’entità pubblica” fa di nuovo ridere, come se Facebook fosse un servizio statale o assistenziale: ma davvero ci credete ???
La “variante” 2023
Come con i virus umani, queste bufale si modificano nel tempo. È tornata da poco infatti in seguito all’annuncio di Meta di realizzare una versione priva di pubblicità a pagamento, e quindi i bufalari del web hanno riadattato il testo, contando sulla confusione che avrebbe creato l’annuncio di Meta. Il testo della bufala aggiornata recita più o meno così:
CiaoÈ ufficiale. Firmato alle 10:33. Era anche in tv
Il mio è davvero diventato blu. Ricordatevi che domani inizia la nuova regola di Facebook (alias… ) nuovo nome META) dove possono usare le tue foto. Non dimenticate che la scadenza è oggi!! Non concedo a Facebook o a nessuna entità associata a Facebook il permesso di usare foto, informazioni, messaggi o pubblicazioni, passate e future.Con questa affermazione, avviso Facebook che è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire o intraprendere qualsiasi altra azione contro di me in base a questo profilo e/o al suo contenuto. La violazione della privacy può essere punita dalla leggeAVVISO: Facebook è ora un ente pubblico. Tutti i membri devono pubblicare una nota come questa.Puoi copiare e incollare questa versione se preferisci. La mancata pubblicazione di una dichiarazione almeno una volta consentirà tacitamente l’uso delle tue foto, così come le informazioni contenute nel tuo profilo e negli aggiornamenti di stato.NON CONDIVIDERE. Copia e incolla.Ecco come procedere:Metti il dito ovunque in questo messaggio e comparirà una “copia”. Clicca su ” Copia “. Poi vai sulla tua pagina, crea un nuovo post e metti il dito ovunque nel campo vuoto. Apparirà ‘Incolla’ e premi Incolla.Questo bypasserà il sistema….Chi non fa niente è cosciente!
Anche se ha cambiato “pelle”, il messaggio è sempre completamente inventato: una dichiarazione scritta come stato su Facebook non ha alcun valore legale, e se non si vogliono condividere le proprie foto da un social… bè, la cosa migliore è NON CARICARLE AFFATTO. Da notare che alla fine del messaggio ci sono le istruzioni per i meno tecnologici per copiare e incollare la bufala. Cosa che non si dovrebbe fare mai senza aver verificato l’esattezza delle informazioni, magari cercandone su Google l’esattezza o l’infondatezza. Se troviamo pagine di quotidiani online e siti affidabili che confermano quello che dice il messaggio, saremo sicuri di ciò che ci viene chiesto; viceversa, se troviamo una valanga di link a siti web (come questo, realizzato da un professionista del web) che spiegano perchè ci troviamo di fronte a una bufala, possiamo ignorare il messaggio e andare oltre.
Il problema è proprio questo: verificare comporta uno sforzo, mentre cliccare su CONDIVIDI o fare un copia e incolla è semplice e immediato. Però è ancora più semplice e immediato PENSARE A CIO’ CHE SI STA FACENDO e LEGGERE ATTENTAMENTE: basta poco, pochissimo a capire se stiamo parlando di una bufala o meno, e IGNORARLA.
Cosa ci guadagniamo ? Una figuraccia di meno, vi pare poco ?